#podcast: programmare che passione

Tempo di lettura: 2 minuti


Sono molto felice di condividere con tutti i lettori del mio blog, il link alla puntata di Motto Podcast che mi vede nuovamente come protagonista, insieme a Silvia della onlus #1caffe. Ringrazio inoltre Roberto per l’invito, è stata una bella occasione per parlare del progetto DSmart-Accademy.
Inoltre, potrete ascoltare anche altri episodi del Motto Podcast su tutte le più diffuse piattaforme di streaming, come #amazonmusic, #audible, #spotify, #applepodcast e #Googlepodcast

Scrivono su Motto Podcast:

“In questo episodio imperdibile di Motto Podcast, ci immergiamo in una storia di rinnovata amicizia e innovazione sociale. Roberto ha il piacere di riaccogliere Alessandro Albano, un ritorno che promette ispirazione, unitamente a Silvia Meacci di 1caffè onlus, per svelarci un progetto rivoluzionario: la nascita di una smart Academy dedicata all’empowerment dei non vedenti attraverso la programmazione.
Scoprite come l’expertise di Alessandro si intreccia con le ambizioni filantropiche di 1caffè onlus per creare un’offerta formativa senza precedenti. Con un curriculum che include un corso base, uno avanzato e sessioni one-to-one, questa Academy è pronta a sfidare i limiti del possibile e aprire nuove frontiere per l’inclusione digitale.
Preparatevi a essere ispirati da questa iniziativa pionieristica che mira a trasformare la tecnologia in uno strumento di emancipazione e uguaglianza. Ascoltate il nostro podcast per immergervi nelle storie di Alessandro e Silvia, scoprire i dettagli di questa entusiasmante avventura e capire come anche voi potete contribuire a fare la differenza. Non perdete l’occasione di far parte di questa rivoluzione inclusiva nel mondo della programmazione.”

Link e contatti per i corsi

Link al progetto Smart Academy
Link per iscriversi ai corsi
Per info: info@1caffe.org – 3386023341″

I progetti di Roberto

Conosco Roberto da più di 1 anno, di lui mi ha subito colpito l’energia, la voglia di fare inclusione, l’allegria e la tipica pacatezza nipponica. Impossibile non nascesse una collaborazione spontanea, anche se in così poco tempo. Per il nostro incontro devo ringraziare gli scacchi, una delle passioni che ci accomuna.
Seguitelo su Motto Podcast.

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Prompt di Windows, lavoriamo con gli output in modo accessibile

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Noi non vedenti lavoriamo molto con il prompt dei comandi, questo ci evita spesso di dover lottare con interfacce poco accessibili e di impartire comandi mirati che facciano esattamente ciò che immaginiamo.
Elencherò di seguito alcune strategie per ridirezionare l’output del prompt di Windows su file di testo.
I simboli >, 2> e 2>&1 permettono di controllare dove viene inviato l’output dei comandi digitati nel prompt di Windows.

  • Il simbolo > reindirizza l’output standard (stdout) di un comando in un file. Per esempio:
    dir > elenco.txt
    In questo caso, l'elenco dei file e delle cartelle della directory corrente viene salvato nel file elenco.txt. Il comando non viene visualizzato sullo schermo;
  • Il simbolo 2> reindirizza l'output di errore (stderr) di un comando in un file. Per esempio:
    dir cartella_inesistente 2> errori.txt
    Poiché la directory cartella_inesistente non esiste, il comando genera un errore. L'errore viene salvato nel file errori.txt, mentre non viene visualizzato sullo schermo. La parte del comando che non da errore viene visualizzata sullo schermo. Quindi le due informazioni vengono separate.
  • Il simbolo 2>&1 reindirizza sia l'output standard che l'output di errore nello stesso file. Per esempio:
    dir inesistente 2>&1 > output.txt
    In questo caso, sia l'elenco dei file e delle cartelle (se presenti) che l'eventuale errore vengono salvati nel file output.txt.

Da ricordare che se il file di output non esiste, verrà creato, ma se il file di output esiste già, il suo contenuto verrà sovrascritto.

Un piccolo trucco

Quando siete posizionati nel prompt in una certa cartella, se ne avete necessità, potete aprire esplora risorse in quella determinata posizione. Per fare ciò basta che digitiate il comando:
start .
Al contrario, se vi trovate in esplora risorse e volete aprire nella posizione attuale il prompt dei comandi, non dovete fare altro che premere il tasto "f4". In questo modo vi posizionerete nella barra dell'indirizzo della finestra, premete la combinazione "ctrl+a" per selezionare tutto il percorso presente nel campo di testo. A questo punto scrivete il comando "cmd" e premete il tasto invio. Apparirà così il prompt dei comandi nella posizione desiderata.

In conclusione

Questo modo di interagire con il prompt dei comandi è molto adatto a chi usa il terminale con uno screen reader. Infatti navigare la schermata del prompt dei comandi con un lettore di schermo non è sempre agevole, in più spesso sono presenti molti contenuti e in ambito programmazione ci troviamo spesso difronte a dei prompt molto lunghi che possono anche rallentare o bloccare lo screen reader fino al termine della scrittura dei messaggi.

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Corso di formazione base e avanzato sull’uso del PC e programmazione

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Se vivete a Torino o nelle zone circostanti e siete non vedenti o ipovedenti, vorrei condividere un’opportunità formativa che potrebbe interessarvi.
Sto parlando di due percorsi dedicati alla formazione di base e avanzata sul PC e la programmazione, pensati appositamente per chi, come me, ha una disabilità visiva.
“D-SMART ACADEMY (Digital, Disability, Dedicated) è un percorso di formazione e di ascolto, co-progettato da #1Caffè Onlus e Alessandro Albano, professionista nello sviluppo di software, esperto in accessibilità e formatore tiflologo.”
Per ulteriori dettagli e iscrizioni vi rimando al sito ufficiale del corso

Non esitate a contattarmi per avere ulteriori informazioni.

Guida introduttiva a git da linea di comando

Tempo di lettura: 4 minuti

L’anima di questo blog siete voi utenti, sia perchè ciò che scrivo è per voi, sia perchè prendo spunto dalle vostre richieste per postare nuovi contributi.
Oggi cerchiamo di parlare in modo semplice di git, un potente strumento utilizzato per gestire al meglio i repository che contengono i nostri progetti.
Il bot chat gpt di open ai parla di git in questi termini:
“Git è un sistema di controllo versione distribuito, ovvero uno strumento che ti permette di tenere traccia delle modifiche apportate ai tuoi file e di collaborare con altri sviluppatori su un progetto. Con Git puoi registrare le modifiche apportate ai file nel tempo e recuperare versioni precedenti del codice.
Git è composto da due parti principali: il repository locale e il repository remoto. Il repository locale è la copia del tuo progetto sul tuo computer, mentre il repository remoto è la copia del progetto su un server remoto, che può essere GitHUb o un altro servizio di hosting Git.
GitHub è un servizio di hosting Git che ti permette di ospitare il tuo repository remoto e di collaborare con altri sviluppatori su un progetto. Con GitHub puoi creare un account e caricare i tuoi progetti sul tuo repository remoto. Puoi invitare altri utenti a collaborare al tuo progetto, permettendo loro di accedere al repository, di apportare modifiche e di caricare il loro lavoro sul repository remoto.
In sintesi, Git e GitHub sono strumenti essenziali per la gestione del codice e della collaborazione su progetti di sviluppo software. Utilizzandoli correttamente, puoi tenere traccia delle modifiche apportate ai tuoi file, collaborare con altri sviluppatori e mantenere il tuo codice organizzato e aggiornato.”
Continua a leggere Guida introduttiva a git da linea di comando

Lo pseudocodice per la scrittura di algoritmi: un metodo efficace anche nella didattica per le disabilità visive

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Oggi vi parlo di algoritmi e pseudocodice, in un ottica un po’ diversa dal solito. Ho conosciuto questi termini durante gli studi tecnici come perito informatico, capendone le potenzialità come utente ipovedente. Ne riconosco l’efficacia ancora oggi da non vedente e rilancio dichiarando che per una persona con disabilità visiva, la tecnica della scrittura di pseudocodice è assolutamente efficace, rappresentando comunque una metodologia usata spesso anche da sviluppatori normodotati. Quindi non è un metodo esclusivo, ma una tecnica nata per tutti che nello specifico ci è molto utile. Continua a leggere Lo pseudocodice per la scrittura di algoritmi: un metodo efficace anche nella didattica per le disabilità visive

Guida introduttiva agli strumenti per programmare in linguaggio C

Tempo di lettura: 3 minuti

Questo vuole essere un breve articolo introduttivo sugli strumenti accessibili che possiamo utilizzare per programmare con il linguaggio C, un linguaggio molto potente, multipiattaforma e utilizzato anche a livello didattico, nelle scuole secondarie di secondo grado e all’università.
L’idea di scrivere questo articolo nasce dalla richiesta di una famiglia in cui un ragazzo non vedente, dovrà studiare il linguaggio C, all’interno del suo percorso in informatica. Darò per scontato che utilizziate uno screen reader come NVDA su un pc con Windows. Continua a leggere Guida introduttiva agli strumenti per programmare in linguaggio C

#video: programmazione del software come sbocco professionale per le persone non vedenti

Tempo di lettura: < 1 minuto

Condivido con piacere l’intervista per il canale Youtube di APRI Onlus, dove ho avuto l’occasione di parlare del mio lavoro come developer e di come sia possibile svolgerlo nonostante la mia cecità. Questo mio intervento ha l’obiettivo di divulgare questa possibilità occupazionale per le persone non vedenti.

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Retrocomputer: NVRCA, Non Visual Retro Computer Access

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Premessa

Oggi voglio pubblicare un mio articolo sul mondo dei retro computer e della retro programmazione, scritto per la rivista Retro Magazine World, periodico online di cui faccio parte come membro dello staf di redazione.
NVDA su Windows, Voiceover su iOS e OSX, Talkback su Android e Orca su Linux, sono tutti software per le tecnologie assistive vocali, rivolte a persone con disabilità visiva. Tecnicamente si chiamano screen reader.
Tramite questi strumenti, è possibile utilizzare a pieno, tutte le funzionalità messe a disposizione dal PC in uso.
Questi software fanno uso di un sintetizzatore vocale per vocalizzare il testo presente sullo schermo. Non vi sono restrizioni di funzionamento nei casi in cui il testo sia contenuto in oggetti messi a disposizione del sistema operativo in uso: finestre, icone, menù, documenti di testo o prompt dei comandi / terminale. Tali strumenti, non funzionano invece in caso si desideri utilizzare software che fanno uso di grafica tramite le tecniche di rendering 2D e 3D. Cito ad esempio il caso di un videogame. Come appare ovvio, in questo caso, lo screen reader, non è in grado di descrivere le scene o le schermate e non è nemmeno in grado di vocalizzare il solo testo presente a video, nemmeno quello dei menù, in quanto prodotto tramite rendering grafico.
Unica soluzione possibile è che chi sviluppa il software, ad esempio un videogioco, inserisca funzionalità vocali ad-hoc al suo interno. Cosa non impossibile, ma certamente non adatta a tutti i prodotti concepiti con la grafica al centro dello sviluppo software. Questo limite esclude le persone con disabilità da tutta una serie di prodotti software 2D e 3D, dai videogiochi fino ai software per il disegno CAD, solo per citarne alcuni.
Continua a leggere Retrocomputer: NVRCA, Non Visual Retro Computer Access

#FlashNews: program-l: una lista di discussione dedicata ai programmatori con disabilità visiva

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Breve post per mettervi a conoscenza dell’esistenza della lista di discussione “program-l: V.I. Programmers Discussion List“, che per me rappresenta una grande fonte di informazione, su questioni tecniche, con un focus sul mondo della programmazione. È una lista perlopiù composta da persone con disabilità visiva, il livello tecnico di ognuno è vario ed è un luogo globale unico nel suo genere.
È stupendo confrontarsi con persone che scrivono da tutto il mondo, con le quali condivido la passione per la tecnologia e la disabilità visiva.
Consiglio di iscriversi o di dare di tanto in tanto una lettura alle interessanti discussioni in archivio, ciò che non troverete nei siti e forum italiani, potreste trovarlo qui.

Guida introduttiva ad Arduino per non vedenti, sperimentare e imparare in modo accessibile

Tempo di lettura: 11 minuti

Abbiamo già letto tra queste pagine, esempi di come le tecnologie assistive ci permettano di programmare in linguaggi ad oggetti o procedurali, come C, Java e Python.
Abbiamo capito come scrivere un algoritmo o come utilizzare una base dati.
Ma oggi faremo qualcosa di diverso, che unisce le competenze acquisite nello scrivere codice, affiancate ad un po’ di elettronica di base. Impareremo a prototipare con la scheda a microcontrollore più diffusa al mondo, si chiama Arduino e di certo avrete sentito parlare della sua flessibilità e delle grandi potenzialità che offre. Il tutto a prezzi davvero contenuti.
Come sempre, l’articolo non perderà mai di vista il concetto di accessibilità, cioè: come un non vedente può lavorare con questa scheda in modo accessibile? Scopriamolo insieme. Continua a leggere Guida introduttiva ad Arduino per non vedenti, sperimentare e imparare in modo accessibile

Si è concluso il corso di programmazione Java per ipo e non vedenti

Tempo di lettura: 2 minuti

A Maggio 2019 è iniziata questa lunga avventura, creare un percorso formativo sul mondo della programmazione, dedicato a persone con disabilità visiva. Dopo un lungo e intenso anno, giungiamo al termine di questo percorso e facciamo il punto.
L’interesse sull’argomento è stato davvero tanto, a dire il vero anche inaspettato per certi versi. Sono entrato in contatto con davvero molte persone e alla fine siamo rimasti poco più di una decina. C’è stata una selezione naturale, infatti chi per mancata attitudine, chi per scelta personale, ha deciso di non proseguire il cammino insieme.
D’altronde gli argomenti trattati non sono sicuramente semplici, e molto spesso non si capisce il significato della programmazione fino a quando non la si sperimenta. Al di la dei contenuti del corso, penso di aver lasciato qualcosa della mia esperienza lavorativa ad ognuno dei partecipanti e di questo ne sono molto felice. Come ripetuto molte volte, l’offerta formativa in ambito “sviluppo software” è molto ampia e variegata, ma la particolarità del percorso che ho proposto è stato il focus sul mondo della disabilità visiva, come superare le insidie che si celano dietro la mancanza di accessibilità degli strumenti professionali, adattandoli e trovandone di complementari totalmente accessibili. Imparare delle metodologie di lavoro, di pensiero e di risoluzione dei problemi, che rimangano lontane dall’approccio visivo ma che siano ugualmente efficaci e produttive.
è stato un percorso faticoso per gli studenti, ma anche per il sottoscritto, se considerate il fatto che ho dovuto preparare lezioni e materiali nel mio tempo libero, oltre a seguire il gruppo via email durante la settimana. Ho sicuramente fatto del mio meglio e come tutte le cose, da questa esperienza, ne esco arricchito, imparerò dai miei errori. Come molti in Italia, siamo riusciti, con fatica, ad andare avanti nonostante l’emergenza sanitaria, è stato importante non fermarci, nonostante le nostre vite siano radicalmente cambiate. Ad oggi, non è in previsione una seconda edizione del corso, ma non si sa mai per il futuro.
Stay Tuned..

DBEaver, un approfondimento di utilizzo per pl-sql

Tempo di lettura: 5 minuti

Grazie al prezioso aiuto dell’esperta “Stefania Leone”, dba non vedente, condivido un approfondimento sul software in oggetto, in riferimento al pl-sql. Consiglio questa lettura a chi ha già maturato una certa esperienza con i database, DBEaver e lettore di schermo.
Continua a leggere DBEaver, un approfondimento di utilizzo per pl-sql

Guida introduttiva a DBEaver, un client per basi dati universale ed accessibile

Tempo di lettura: 5 minuti

Le persone non vedenti devono superare un grande ostacolo, per gestire al meglio le basi dati. Trovare un client accessibile. La missione non è semplice, purtroppo i tool proprietari dei vari database sono poco accessibili, alcune volte totalmente inaccessibili. Oggi vi do una soluzione, il client universale DBEaver CE, assolutamente accessibile ed usabile. Lo uso quotidianamente con il lettore di schermo NVDA, su Windows 10.
Questo articolo non tratterà argomenti di teoria sui database, ma a fine articolo vi indicherò alcuni link dai quali poter apprendere le basi di questo argomento. Si da quindi per scontato che si sappia cosa è un database e come interrogarlo mediante il linguaggio SQL standard. Continua a leggere Guida introduttiva a DBEaver, un client per basi dati universale ed accessibile

Interfacce Grafiche Accessibili in Java

Tempo di lettura: 7 minuti

Continuiamo la serie di articoli su Maven e java. Oggi spiegheremo come creare un progetto sfruttando queste tecnologie, abbinate a open javafx per realizzare applicazioni con interfaccia grafica. 
Autore dell’articolo è “Francesco Calogero”, sviluppatore java ipovedente, che condividerà con noi la sua esperienza.

Continua a leggere Interfacce Grafiche Accessibili in Java

Organizziamo i nostri progetti java con Maven ed Eclipse in modo accessibile

Tempo di lettura: 6 minuti

Abbiamo visto nell’articolo Guida introduttiva all’IDE Eclipse, per programmare con Java in modo accessibile, quali strategie adottare per programmare, senza problemi, con java tramite l’IDE Eclipse, di cui fornivamo un link per il download della versione dedicata a java enterprise.
Successivamente, nell’articolo “Importare manualmente una libreria java in Eclipse“, vi ho spiegato come includere una libreria, file jar, nei vostri progetti. Macchinoso ma efficace.
Ora vedremo una modalità molto potente e ampiamente diffusa per creare e gestire i nostri progetti.
Impareremo ad utilizzare Maven, un prodotto della Apache Software Foundation, uno strumento di build automation utilizzato prevalentemente nella gestione di progetti Java.
Come sempre il focus dei miei articoli è orientato all’accessibilità, non intende replicare nozioni ampiamente espresse da siti specialistici, per approfondimenti rimando ai link che inserirò in coda a questo articolo.
Continua a leggere Organizziamo i nostri progetti java con Maven ed Eclipse in modo accessibile

Importare manualmente una libreria java in Eclipse

Tempo di lettura: 2 minuti

Ad oggi, è quasi impensabile che un programmatore esperto, importi a mano le librerie in un progetto creato con l’IDE Eclipse. Ci sono tool come Maven che fanno questo sporco lavoro per noi. Penso però, che a fini didattici o per situazioni particolari, valga la pena capire come importare delle librerie di terze parti, a mano, con Eclipse. Naturalmente in modo accessibile, con lettore di schermo NVDA. Continua a leggere Importare manualmente una libreria java in Eclipse

Guida introduttiva al debug di codice java con Eclipse e NVDA

Tempo di lettura: 5 minuti

È giunta l’ora di vedere insieme come effettuare il debug del nostro codice scritto in java, con Eclipse e NVDA.
Il debug è una pratica molto comune per esaminare step by step il codice prodotto, per scovare bug gravi o anche semplici malfunzionamenti. Come prerequisito, bisogna avere letto il mio articolo “Guida introduttiva all’IDE Eclipse, per programmare con Java in modo accessibile” (per la configurazione di Eclipse e il suo addon che ne migliora l’accessibilità) o conoscere già la programmazione ad oggetti con java ed Eclipse. Naturalmente, anche il focus di questo articolo, sarà il mondo dell’accessibilità e delle metodologie di programmazione applicate alle persone con disabilità visiva. Continua a leggere Guida introduttiva al debug di codice java con Eclipse e NVDA

Guida introduttiva all’IDE Eclipse, per programmare con Java in modo accessibile

Tempo di lettura: 16 minuti

Inizio oggi una serie di articoli che introducono alla possibilità di svolgere la professione del programmatore da parte di sviluppatori affetti da disabilità visiva (non vedenti ed ipovedenti). L’obiettivo è quello di rendere consapevoli le aziende del fatto che questa è una professione possibile per i disabili visivi, ma allo stesso tempo sono gli stessi ipovedenti o non vedenti che devono sapere che possono diventare sviluppatori professionisti, perché oggi gli strumenti ci sono. Nello specifico farò riferimento al sistema operativo Windows 10 a 64 bit, ampiamente diffuso, ma con dei piccoli accorgimenti, questa guida, è adatta anche a sistemi più vecchi o a 32 bit, oltre che per i sistemi Mac e Linux. Inoltre, a fine articolo, ho inserito due sezioni molto importanti:

  • download proposti: sezione contenente l’elenco dei link per scaricare tutti i software di cui si parla in questa guida;
  • materiale proposto: una selezione di materiale utile per l’apprendimento delle basi della programmazione e del linguaggio java.

Nota bene: nel testo uso le doppie virgolette per evidenziare termini importanti, comandi o nomi file, esse non vanno mai riportate nello svolgimento degli esercizi. Continua a leggere Guida introduttiva all’IDE Eclipse, per programmare con Java in modo accessibile