Tornare in campo a 44 anni con il calcio non vedenti

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Sabato 13 Luglio,dopo più di 10 anni di assenza dai campi da calcio – l’ultima volta ero ipovedente molto grave – sono tornato in campo da non vedente. Ho 44 anni e mi sono allenato per due mesi per questo esordio. Durante l’allenamento insieme ai ragazzi di Insuperabili Cuneo ho trovato un gruppo unito e accogliente. Gli allenatori mi hanno accompagnato alla scoperta del campo, degli spazi, mi hanno parlato delle regole e mi hanno davvero commosso. Mi sono divertito ed emozionato davvero moltissimo. Oggi ho male a muscoli che non sapevo nemmeno di avere, ma tornerei in campo già ora.
Giocare a calcio da non vedenti non è semplice: devi ascoltare la palla sonora , le tre guide, i compagni e gli avversari, e capire dove ti trovi. Tuttavia, ti senti libero: hai il campo a disposizione per muoverti senza bastone, una sensazione fantastica. Devi affidarti alle guide, al tuo intuito e al tuo udito. Devi ricordarti come muoverti, come controllare la palla, di tenere le mani avanti, di dire “voice” quando non hai la palla e continuare ad ascoltare tutto ciò che ti circonda.
Poi a un certo punto ti trovi davanti alla porta, la guida ti dice di tirare e tu non ci pensi su un momento. Cerchi di capire dove si trova la palla sonora , tiri e speri solo di centrare la porta. Attendi che un rumore o qualcuno ti dica com’è andata, e se va come deve andare, per un attimo sei una delle persone più felici del mondo.
Questo e molto altro è lo sport, parte di ciò che ho vissuto ieri con i ragazzi di Cuneo e Insuperabili. Voglio solo dirvi “grazie mille”.

#podcast: Vita di un informatico al buio, tra algoritmi e stereotipi ricorrenti

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Sono molto felice di condividere con tutti i lettori del mio blog, il link alla puntata di Motto Podcast che mi vede come protagonista. Ringrazio Roberto ed Elena per l’invito, è stata una bella occasione per parlare di tante tematiche a me care.
Inoltre, potrete ascoltare il Motto Podcast su tutte le più diffuse piattaforme di streaming, come #amazonmusic, #audible, #spotify, #applepodcast e #Googlepodcast

Scrivono su Motto Podcast:

“Per chi ancora non lo sapesse, anche l’informatica non ha più barriere! Ne parliamo assieme ad Alessandro Albano, un informatico non vedente. Ci racconterà della sua passione per la programmazione e di come sia riuscito a portarla avanti nonostante la perdita della vista. Rivivremo i mitici anni 80 dal punto di vista degli home computer, capiremo come affrontare un colloquio di lavoro informatico e del chiedere aiuto quando si ha la necessità.
Sedetevi comodi nella vostra sedia da lavoro preferita e riproducete la nuova puntata di Motto Podcast! Buon ascolto!”

I progetti di Roberto

Conosco Roberto da pochi mesi, di lui mi ha subito colpito l’energia, la voglia di fare inclusione, l’allegria e la tipica pacatezza nipponica. Impossibile non nascesse una collaborazione spontanea, anche se in così poco tempo. Per il nostro incontro devo ringraziare gli scacchi, una delle passioni che ci accomuna.
Seguitelo su Motto Podcast e su Motto Scacchi.

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MiGAS – Mini Guida Agli Scacchi

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MiGAS: Mini-Guida Agli Scacchi.

A cura di Gabriele Battaglia ed Anna Gamba

Versione 4.7.1 di luglio 2024.

Informazioni sulla versione.

La versione è composta da 3 numeri.
Il primo numero cambia quando la guida subisce cambiamenti profondi o corposi aggiornamenti. La cifra mediana aumenta quando vengono aggiunti nuovi argomenti od ampliati quelli precedentemente inseriti. La terza cifra invece, viene aumentata quando vengono applicate delle correzioni che possono essere sia concettuali, che grammaticali o di forma espressiva.
L’incremento di una delle 2 prime cifre, automaticamente azzera la terza cifra.
Nell’intestazione viene anche riportata la data, mese/anno, in cui è stata scritta l’ultima versione. Assicuratevi di possedere sempre la versione più aggiornata di questo quaderno, per farlo, scrivetemi una mail, il mio indirizzo è riportato più avanti.

GB.

Introduzione e consultazione del presente documento.

Nella prima parte della MiGAS troverete spiegate, nella maniera più semplice e concisa di cui sono stato capace, le regole di questo meraviglioso sport della mente.
La seconda parte invece, riporta approfondimenti su strategia e tattica per migliorare il proprio gioco.

Continua a leggere MiGAS – Mini Guida Agli Scacchi

Special Guest a Gardaland

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Raramente mi è capitato di essere considerato uno “Special Guest”, poche volte mi sono sentito così incluso nel divertimento, di rado ho trovato personale così preparato e disponibile. Tutto ciò è accaduto nella mia due giorni presso Gardaland con la mia famiglia. Continua a leggere Special Guest a Gardaland

NoVis Blind Console, videogiochi e divertimento per tutti

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Da appassionato come sono di tecnologia e videogiochi, quando ho incontrato i ragazzi di NoVis, non ho potuto fare a meno di essere contagiato dalla loro solarità e voglia di innovazione.
La mia passione parte da lontano, come altri miei coetanei degli anni ottanta e novanta, sono rimasto affezionato e innamorato delle macchine dell’epoca, ma con uno sguardo sempre sul futuro.
In quegli anni ero ipovedente e sono riuscito a godermi diversi grandi titoli dell’epoca, oltre ad aver sfruttato quelle splendide macchine per imparare a programmare.
Ora torniamo al team NoVis. La loro mission è molto chiara, portare l’esperienza di gioco dei non vedenti ad un livello mai visto, anzi, mai “sentito”.
E per fare questo, includono nel loro team di beta tester gli stessi non vedenti, destinatari del prodotto. Una mossa assolutamente vincente.
Non per ultimo, un sogno espresso più volte è quello di riuscire a unire videogiocatori normodotati e non vedenti in avvincenti sessioni di gioco, di certo una grande novità per il genere. Continua a leggere NoVis Blind Console, videogiochi e divertimento per tutti

Lavorare nel mondo IT con una disabilità visiva: “assolutamente possibile”, una scelta vincente!

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La problematica occupazionale per le persone affette da disabilità visiva, rappresenta da tempo, un tabù che in realtà è ormai sfatato e superato. Non voglio assolutamente sminuire la questione, ma oggi, con un Personal Computer equipaggiato di sintesi vocale, è possibile svolgere diverse mansioni, da quelle di ufficio a quelle più tecnologiche, come lo sviluppatore di software.
Dico questo perchè vivo sulla mia pelle, quotidianamente, l’inserimento in realtà aziendali, nel mondo IT, dove posso esprimere il mio potenziale, “addirittura” da non vedente. Quello occupazionale, rappresenta per me un tema molto caldo, di certo, una persona come tale, ha bisogno di intraprendere un percorso formativo che lo porti a diventare uno sviluppatore di software. Ciò è vero, sia per persone diversamente abili, sia per persone normodotate. La persona diversamente abile ha semplicemente bisogno di un approccio più attento nel ricevere la formazione specifica, chi gli insegna a programmare, deve conoscere gli strumenti giusti, quelli accessibili, l’approccio deve essere meno orientato alla visione, ma orientato al ragionamento e all’ascolto del codice sorgente del software che si intende produrre. Non dimentichiamo infatti che l’apprendimento, passerà per la maggiore, dal canale uditivo. Se poi, il novello sviluppatore conosce il Braille, esso può rappresentare un arma in più, grazie all’utilizzo delle barre Braille collegate al PC tramite bluetooth o cavo usb.
Giunti a questo punto può sorgere il dubbio che però questa tipologia di lavoratore possa avere delle limitazioni, ma vi posso rispondere che questo può essere vero se non si mette il lavoratore nelle giuste condizioni per esprimere il suo potenziale. Se a un non vedente chiediamo di produrre interfacce grafiche, di certo non porterà ad un risultato ottimale, posso scrivere ad esempio una interfaccia web in HTML e JavaScript, ma se nel mio team di lavoro è presente un collega che sviluppa Front End, forse è meglio che se ne occupi lui, soprattutto per le fasi di test della stessa. Da non vedente mi occupo di Back End, sviluppo in Java con i più utilizzati framework, uso Eclipse come IDE perchè totalmente accessibile, mi connetto ai database e scrivo query e tanto altro.
È fondamentale fare parte di un contesto in cui ci si sente parte integrante del progetto, dove si può dare il proprio contributo, dove ci si guadagna lo stipendio. I colleghi che ci circondano devono imparare a conoscerci, a capire i nostri punti di forza in modo da contribuire alla formazione di un team di lavoro omogeneo. Tutto ciò è assolutamente possibile, a patto che si conoscano le tecnologie assistive su PC per fare tutto ciò e si conoscano i software accessibili per svolgere questo lavoro. Come in tutto e come per tutti, se manca la conoscienza, se non si è preparati, si faticherà.
Questo blog vuole essere un punto di partenza, un supporto, io mi rendo disponibile ad informarvi ed orientarvi, per rendervi la vita più semplice, mettendo al vostro servizio ciò che ho imparato autonomamente in questi 18 anni di lavoro nel mondo IT.

Global Accessibility Awareness Day 2018: professionisti IT, diversamente abili e istituzioni si incontrano per un software più accessibile

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Segnalo con molto piacere ed interesse che anche per il 2018 l’Italia sarà in prima fila per il Global Accessibility Awareness Day, manifestazione rivolta a professionisti del mondo IT, aziende, associazioni, istituzioni e persone diversamente abili che si incontrano per sensibilizzare e dare vita ad un software più accessibile. L’appuntamento è per il 18 Maggio a Bologna ed a questo indirizzo potrete trovare tutte le info per partecipare.

Sfatiamo ogni tabù: ora vediamo come un cieco usa il Personal Computer!

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Ma voi lo sapete che una persona non vedente o ipovedente grave è in grado di usare un comune Personal Computer? Si, proprio come quello che usate voi normodotati. Ciò desta ancora stupore, nonostante ciò accada da anni, ma io voglio venire allo scoperto e spiegarlo anche a voi che non lo sapete!
Questa panoramica può essere utile per una famiglia che incrocia la disabilità visiva per la prima volta, magari per un figlio, un compagno di classe o un vicino di casa, ma può essere utile anche ad un’azienda per inserire nel proprio organico una categoria protetta con deficit visivo, scoprirete che con le Htecnologie assistive si può fare di tutto ed a costo zero. Continua a leggere Sfatiamo ogni tabù: ora vediamo come un cieco usa il Personal Computer!