Ieri sono stato a San Siro per la partita di Champions dell’Inter contro la squadra del Kairat. Volevo porre attenzione sul servizio di audiodescrizione per ciechi “Connect Me Too”: grazie a questo servizio ho assistito live alla partita con l’app in cuffia e ho potuto godermi lo spettacolo in modo immersivo, davvero uno spettacolo.
Cos’è Connect Me Too
Connect Me Too è un sistema di audiodescrizione pensato per rendere fruibili gli eventi sportivi alle persone non vedenti o ipovedenti: fornisce una descrizione audio sincronizzata dell’azione di gioco che gli utenti ascoltano sul proprio smartphone tramite un’app o un canale dedicato. Io l’ho utilizzata personalmente su un dispositivo iOS: per accedere è stato necessario registrarsi in anticipo tramite i canali indicati dal club o dai partner del progetto, come l’Istituto dei Ciechi di Milano.
I radiocronisti non improvvisano: sono formati attraverso corsi specifici dedicati all’audiodescrizione sportiva, sviluppati anche a livello europeo nell’ambito dei programmi UEFA per l’inclusione. Questi corsi insegnano a descrivere in modo vivace, rapido e strutturato ciò che accade in campo e fuori, includendo dettagli visivi come il colore delle divise e delle scarpe dei giocatori, la segnaletica, le coreografie sugli spalti e altri elementi ambientali importanti per la percezione dell’evento.
Il progetto Connect Me Too rientra in questo contesto di iniziative europee per rendere lo sport sempre più accessibile e inclusivo, adottato da società calcistiche, federazioni e leghe di vari sport in Italia.
Come si usa allo stadio (procedura tipica)
Nello stadio il servizio viene normalmente reso disponibile dal club o dall’organizzazione della partita: gli utenti ricevono le istruzioni per connettersi (link, credenziali o un Wi-Fi dedicato) per avere un audio con latenza molto bassa. Nel mio caso uno steward allo stadio mi ha fornito la password Wi-Fi apposita per l’audiodescrizione, così da azzerare o ridurre al minimo il lag e mantenere la descrizione perfettamente sincronizzata con l’azione.
Accesso da casa e registrazione
L’app è utilizzabile anche da casa: per alcune installazioni italiane l’accesso è possibile previa registrazione o prenotazione tramite soggetti partner come l’Istituto dei Ciechi di Milano o gli indirizzi di contatto messi a disposizione dal club. Questo permette di ricevere il link o le credenziali per ascoltare la traccia audio anche in remoto.
Quali partite e quali club lo offrono
Connect Me Too è attivo o in sperimentazione presso numerosi club e competizioni italiane. Tra quelli già attivi troviamo:
- AC Milan: l’app è stata lanciata ufficialmente a San Siro in occasione di Milan-Monza.
- Como 1907: adottato per le partite casalinghe allo stadio Sinigaglia.
- Hellas Verona FC: iniziativa inclusiva attiva tramite la fondazione del club.
- Juventus FC: adottato in eventi come la finale di Coppa Italia 2024-2025.
- FIGC e Nazionale Italiana: utilizzato in gare a San Siro, tra cui Italia-Germania.
- Basket (LBA): previsto per la Supercoppa LBA di basket del 2025.
- Inter: utilizza il servizio per le partite casalinghe a San Siro.
- Genoa, squadre femminili e giovanili: in fase di adozione progressiva.
Il tablet tattile per “toccare” il campo (Touch2See)
Parallelamente all’audiodescrizione, esistono soluzioni tattili che permettono di seguire la partita con le mani: una di queste è Touch2See, un tablet tattile che riproduce in rilievo il campo da gioco. Sulla superficie un disco magnetico si muove in tempo reale seguendo la posizione della palla, mentre feedback aptici come vibrazioni segnalano eventi come tiri, contrasti o gol. Touch2See è stato sperimentato in Italia, tra gli altri casi al Cagliari e in presentazioni a Roma, e viene portato negli stadi come servizio per i tifosi non vedenti.
Come funziona tecnicamente il tablet tattile
La tecnologia combina una superficie in rilievo che rappresenta il campo con un sistema di tracking che prende i dati di posizione, derivati da feed video o sistemi di tracciamento, e li trasforma in coordinate sul modello ridotto. Un cursore magnetico si sposta seguendo la palla, così l’utente lo può toccare e seguire con le dita. Contemporaneamente il sistema invia segnali aptici e, se previsto, una traccia audio descrittiva per completare l’esperienza sensoriale. Questo approccio riduce la distanza tra quello che vedono gli spettatori e quello che può essere percepito tattilmente.
Chi eroga il servizio e costi pratici
Nel modello attuale le tecnologie come Connect Me Too e dispositivi come Touch2See vengono di norma erogati dal club o dalla federazione durante le giornate in cui il servizio è attivato. Spesso è il club a mettere a disposizione gratuitamente o su prenotazione l’accesso ai tifosi con disabilità visive. Per l’acquisto diretto dei dispositivi o per installazioni permanenti, il costo varia: le startup tendono a offrire il servizio alle organizzazioni, mentre i display tattili professionali possono avere costi più elevati e richiedono contatti commerciali diretti con i produttori.
Consigli pratici per chi vuole usare il servizio
- Contatta l’area servizi per la disabilità del club per verificare la disponibilità del servizio.
- Chiedi se è necessaria una registrazione preventiva per ottenere l’accesso.
- Verifica se è attivo un Wi-Fi o una password dedicata per minimizzare la latenza.
- Informati se sono disponibili i tablet tattili Touch2See in fase di test o dimostrazione.
Conclusione
Vivere una partita dal vivo con l’audiodescrizione di Connect Me Too è stata un’esperienza straordinaria. Grazie alla cura dei radiocronisti e al flusso audio senza ritardi, ho potuto percepire ogni azione, ogni movimento e perfino l’atmosfera dello stadio in modo pieno e coinvolgente. Sono uscito da San Siro con la sensazione di aver finalmente vissuto il calcio non solo come spettatore, ma come parte attiva dell’evento, ed è una rivoluzione che merita di essere estesa a tutti gli stadi e a tutte le competizioni.
